Approfondimenti

La città al tempo di San Francesco

Le origini di Assisi si perdono nella notte dei tempi. In origine era abitata dalla popolazione degli Umbri insediatasi nel centro Italia .C’è anche la leggenda che narra che la città di Assisi è stata costruita dal principe troiano Asio , da cui deriva il nome del monte Subasio ( SUB-ASIO) , cioè sotto il dominio di Asio.
Successivamente risentì dell’influenza etrusco-romana. Poi dopo la caduta dell’Impero romano, divenne insediamento prima dei Goti intorno al 545 e più tardi cadde sotto mano Longobarda. Intorno all’anno 1000 divenne un comune indipendente. Durante questo periodo conobbe uno sviluppo straordinario; ed è proprio in questo tempo, intorno al 1180 che nacque San Francesco, il più famoso dei suoi cittadini.
la città ricostruita da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura rappresenta proprio l’Assisi di quel periodo con i suoi casalini, le sue case, le sue torri, le botteghe artigiane…. racchiuse nelle primitive mura Umbro-Romane.
Per la realizzazione delle mura, delle case, dei casalini e delle porte di accesso alla città, sono state impiegate circa 150.000 pezzi di pietra rosa di Assisi, interamente tagliate a mano, impiegandoci circa una decina di anni.

Casa Paterna di San Francesco (Vexata Quaestio)

CASA PATERNA CHIESA NUOVA
La Chiesa Nuova venne costruita sopra un più antico edificio medioevale, a sua volta eretto sui resti della presunta casa natale di S. Francesco nato nel 1182 e che qui trascorse i primi 24 anni della sua vita fino al 1207. Qui per secoli la tradizione ha indicato la casa natale del Santo, finché, nel 1615 i Frati Minori, con il contributo del re di Spagna la trasformarono in Chiesa. Si trova in prossimità del lato est della piazza comunale.
CASA PATERNA SECONDO IL PROF. A. FORTINI
Il Prof. A. Fortini, famoso storico di Assisi e dei problemi francescani, si è dedicato per oltre 3 anni alle ricerche d’archivio, rinvenendo antichi documenti in cui si poteva identificare la casa paterna del Santo con l’edificio posto tra l’antica Chiesa di San Nicolò (di cui oggi resta solo la cripta sopra la quale sorge l’ufficio turistico), e la Chiesa di San Paolo, tuttora esistente, fra via Portica e via San Paolo. (Questo è stato reso noto al mondo nel 1959 con la pubblicazione della monumentale opera “NOVA VITA DI S. FRANCESCO” in 5 volumi, opera dello stesso storico). Ciò risulta da un registro notarile del 10 marzo 1280 ed un altro del 13 marzo 1280 con i quali Piccardo, nipote di S. Francesco, intende garantire la conservazione perpetua della casa. Per ben 2 volte viene ripetuto che detta casa è posta tra la Chiesa di S. Nicolò e la Chiesa di S. Paolo e 2 vie pubbliche (ARCH. COM.B30,P.C. 12)
Le due case paterne ricostruite da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura, sono state riprodotte così come le vediamo oggi. Sono state realizzate nell’anno 2002, utilizzando circa 4000 pezzi di pietra rosa di Assisi, interamente tagliate a mano.

San Francesco Piccolino (Plateola Sancti Francisci Papvuli)

Edificio religioso vicino alla Chiesa Nuova. Fu costruito nel XIII secolo, grazie all’iniziativa di Piccardo, nipote del Santo, nel luogo in cui si racconta che Monna Pica diede alla luce il figlio: S. Francesco d’Assisi.
S. Francesco piccolino ricostruito da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura, è stato riprodotto fedelmente così come lo vediamo oggi. E’ stato realizzato nell’anno 2007, impiegando circa 3 mesi. Sono state utilizzate approssimativamente un migliaio di pietre (pietra rosa di Assisi) interamente tagliate a mano.

Le Torri di Assisi

Le torri di Assisi, oggi scomparse, conobbero il loro maggiore periodo di splendore tra il XII e il XIII secolo, quando Assisi fu libero comune.
Oggi soltanto un occhio esperto potrebbe riscoprirne le forme che sono ormai inserite nel contesto dei palazzi visibili all’interno della città.
A partire dal XIV secolo la prosperità di Assisi, soggetta a Perugia, cominciò a declinare sino a quando, nel quattrocento divenne parte dello Stato Pontificio.
Le torri ricostruite da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura, sono state riprodotte, in varie tipologie esistenti nel periodo in cui visse San Francesco.
Per la loro realizzazione sono state impiegate oltre 50.000 pezzi di pietra rosa di Assisi interamente tagliate a mano; impiegando circa 6 anni, in un arco temporale tra il 1992 ed il 2004.

I Lebbrosi della Maddalena e San Rufinuccio D'Arce

I lebbrosari erano situati tra S. Rufino in Arce (denominato S. Rufinuccio), S. Maria degli Angeli e Rivotorto; quindi la prima comunità di Francesco era vicina ai lebbrosari anche quando si trasferì a S. Maria degli Angeli. La chiesetta di riferimento prima si chiamò S. Lazzaro, poi S. Maria Maddalena, il nome attuale. La cappella di S. Rufinuccio in Arce si trova oggi dentro il convento delle Suore Missionarie Francescane di Susa; quindi un centinaio di metri più indietro rispetto a quello della Maddalena. Un particolare da tenere in considerazione è che, secondo lo storico assisano Fortini, i campi del padre di Francesco erano vicini a questi lebbrosari. Quindi Francesco ha incontrato qui i lebbrosi, i più poveri : “Il Signore dette a me, frate Francesco, d’incominciare a far penitenza così: quando ero nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo”. Francesco arriva così a dare il bacio al lebbroso.
I lebbrosari ricostruiti da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura,sono stati riprodotti fedelmente cosi come li vediamo oggi. Sono stati realizzati nell’anno 2006, impiegando circa 3 mesi. Sono stati utilizzati circa 1700 pezzi di pietra (pietra rosa di Assisi) interamente tagliate a mano.

Sacro Tugurio di Rivotorto

All’interno della Chiesa di Rivotorto di Assisi è conservato il Sacro Tugurio, la prima dimora di San Francesco e i suoi compagni. In questo piccolo riparo, composto da due piccoli ambienti dal basso soffitto, Francesco e i due primi fratelli che lo seguirono (Bernardo e Pietro Cattani) trovarono rifugio. Veniva usato come riparo dai contadini del luogo, spoglio di ogni suppellettile, tanto che per riposare i fratelli si sdraiavano in terra, con una pietra come cuscino, per vivere il Vangelo in assoluta e rigorosa povertà. E’ dal Sacro Tugurio che Francesco mosse alla volta di Roma, insieme ad una decina di confratelli, nel 1209 per chiedere e ottenere da Papa Innocenzo III la prima approvazione della regola francescana.
Il Tugurio di Rivotorto fu la dimora di Francesco e dei suoi compagni per circa 3 anni, dal 1208 al1211. Da alcuni viene ricordata come la “culla della fraternità francescana”.
Il sacro Tugurio ricostruito da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura è stato riprodotto fedelmente così come lo vediamo oggi. E’ statao realizzato nell’anno 2005, impiegando circa 4 mesi. Per la sua realizzazione sono state utilizzate circa 1400 pietre (pietra rosa di Assisi), tagliate a mano.

Chiesa di Santa Maria Maggiore - Vescovado

a Chiesa sorge sopra i resti di un edificio romano, dalla tradizione identificato come la casa del poeta Properzio.
La leggenda vuole che suddetta casa, in parte ancora visitabile, fosse poi trasformata in un tempio pagano dedicato a Giano. Secondo la tradizione fu fondata dal Vescovo Savinio nel IV secolo sopra tale tempio, sulla terrazza inferiore della città romana di Assisi. Fino al 1036 fu Cattedrale di Assisi trasferita poi in quell’anno a S. Rufino.
Qui San Francesco, secondo la tradizione, si spogliò delle vesti davanti al Vescovo Guido, nutrendo speciale legame con questa Chiesa; per questo è anche detta Santuario della Spogliazione.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore ricostruita da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura, è stata riprodotta fedelmente così come la vediamo oggi. E’ stata realizzata interamente con creta e legno in tutti i suoi dettagli, campanile compreso. Per riprodurla ha impiegato circa 4 mesi nell’anno 2005.
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Il Tempio della Minerva

Il tempio della Minerva ad Assisi, fu costruito nell’età augustea, quando l’imperatore Ottaviano Augusto decise di fare in Assisi un grande e lussuoso centro romano attraverso una radicale trasformazione di tutta la città, città che diventò infatti Municipium Romanun. Oltre ai muri di sostruzione e altre numerose opere, ancora visibili, fu ideato il grandioso complesso del Forum e del tempio della Minerva iniziato nel 28 e sostanzialmente ultimato nel 25 A.C. Tempio dedicato alla Dea Minerva, regina della sapienza e della pace nell’età pagana. Le sei splendide colonne corinzie e l’intera facciata sono ancora intatte dopo oltre 2000 anni!!!
Il Tempio della Minerva, come i resti del foro romano, ricostruito da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura è stato riprodotto fedelmente con anche visibili i resti dell’antica Schola Romana dove oggi sorge la torre campanaria del 1274 ed il palazzo del capitano del popolo. Il tutto è stato realizzato nell’anno 1999 impiegando circa 8 mesi.

Eremo delle Carceri

L’Eremo delle carceri è un antico romitorio (rifugio da eremiti). Il nome “De Carceribus” gli viene dai tuguri simili a carceri, dove dapprima gli eremiti, e poi Francesco si ritira in contemplazione per riservare a sé stesso alcuni periodi di intensa preghiera insieme ai suoi seguaci. Da qui frate Silvestro risponde a San Francesco che non doveva vivere per sé solamente, ma di darsi all’apostolato. Questo luogo, di infinita bellezza, ci fa scoprire soprattutto quanto il Santo fosse naturalmente portato alla preghiera prolungata e alla solitudine, abitate solamente dal mistero di Dio.
L’Eremo delle Carceri ricostruito da Giancarlo Bocconi nella sua Assisi in Miniatura è riprodotto fedelmente all’originale, immerso nel verde nel cuore del monte Subasio. Per la sua realizzazione sono state impiegate circa 1300 minuscole pietre (rispetto alle altre ricostruzioni per dare il senso della proporzione) tagliate interamente a mano. Il tutto è stato creato in 4 mesi nell’anno 2006.

San Damiano

La Chiesa è sorta tra l’VIII e il IX secolo sui resti di un’antico edificio. Era in stato di precarietà quando Francesco lo restaurò, accogliendo l’invito del crocifisso “Va e ripara la mia casa che come vedi va tutta in rovina” (1205). Questo luogo sarebbe poi diventato l’abitazione di Chiara e delle Povere Dame (Clarisse) che qui vissero dal 1211 al 1260.
Qui Francesco nel 1225 compose il Cantico delle Creature, inno di gratitudine a Dio.
Accanto alla semplice chiesetta dal lontano 1260 si perpetua la presenza di una comunità di frati minori.
Il santuario di San Damiano ricostruito in “Assisi in miniatura” è stato riprodotto fedelmente come lo possiamo ammirare oggi. Giancarlo Bocconi nell’anno 2000 ha impiegato 7 mesi per la sua realizzazione utilizzando circa 3600 pietre tagliate a mano. (pietra rosa di Assisi).
In questa riproduzione si può ammirare la cappellina di San Girolamo, l’antica Chiesina con il crocifisso bizantino che parlò a Francesco, ed il chiostro del convento.

Rocca Maggiore

Le prime notizie documentate risalgono al 1173, quando l’arcivescovo cattolico tedesco Cristiano di Magonza Occupò Assisi per conto del sovrano Federico I Barbarossa, che vi soggiornò per poco tempo.
Vi risiedette pure il futuro re di Sicilia Federico II di Svevia, figlio di Costanza d’Altavilla.
Nel 1198 il popolo cacciò il legato imperiale con Federico che aveva solo 4 anni, provocando ingenti danni alla fortezza.  Francesco partecipò all’assalto, aveva 16 anni.
La Rocca ricostruita da Giancarlo Bocconi, nella sua Assisi in miniatura, riproduce il fortilizio al tempo del Barbarossa.
Per la sua realizzazione sono state impiegate circa 20.000 pezzettini piccoli di pietra rosa di Assisi, tutte tagliate a mano. La minuziosità nella riproduzione dei particolari è quasi maniacale per tutto il lavoro artigianale fatto interamente a mano. Per realizzare la fortezza ha impiegato circa 1 anno esattamente nel 2003.

Porziuncola

“Porziuncola”, che letteralmente indicava la piccola porzione di terreno su cui sorgeva, è ora situata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Viene indicata come la terza Chiesa restaurata da San Francesco dopo il “mandato” del Crocefisso di San Damiano.
Qui il Santo ebbe modo di comprendere la Sua vocazione. Dai Benedettini Francesco ottenne in dono il luogo e la Chiesetta per farne il centro della nuova fraternità. Qui Francesco volle farsi portare per accogliere sorella morte. Legato a questa Chiesa è il Perdono di Assisi che inizia la mattina del 1° agosto e si conclude alla sera del 2 agosto, giorni nei quali si estende l’indulgenza alle Chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo.
La Porziuncola ricostruita in “Assisi in miniatura” è stata riprodotta nei minimi particolari, esattamente come la possiamo ammirare oggi.
La differenza sta nel fatto che è stata collocata immersa nell’ambiente boschivo di quell’epoca di cui oggi non c’è più traccia.
Giancarlo Bocconi, nel 1997 ha impiegato circa 5 o 6 mesi per realizzarla, utilizzando circa 2000 pietre (pietra rosa di Assisi)tutte tagliate a mano. L’affresco della facciata del pittore Overbeck è stato riprodotto in cemento, mentre la Pala Lignea di Ilario da Viterbo è stata ricostruita in legno. Pavimenti, lampade, panche e altare, sono stati ricostruiti con materiali vari.