La Città del Sole è esposta solo in parte all’interno dei 5 piani della Torre, non è stato infatti possibile l’allestimento completo a causa della mancanza degli spazi necessari.
Affinché la Città del Sole possa trovare la sua collocazione finale, si necessitano di fondi necessari per la realizzazione della struttura. Ci appelliamo per questo scopo alla sensibilità ed al buon cuore di chi possa/voglia coglierne l’importanza ed il significato più profondo. Quindi si pone come obiettivo di onorare l’ispirazione che l’ha generata e di trasmettere, attraverso la bellezza e la sua essenza, un messaggio di luce e di speranza per tutta l’umanità la cui finalità sfida l’usura del tempo.
Giancarlo Bocconi

La Città del Sole è esposta solo in parte all’interno dei 5 piani della Torre, non è stato infatti possibile l’allestimento completo a causa della mancanza degli spazi necessari.
Per questo motivo è stato ideato da Giancarlo stesso, secondo il proprio sentire un progetto per la realizzazione definitiva della casa per ospitare la Città del Sole nella sua interezza. Per fare questo si è avvalso della preziosa collaborazione dell’Arch. Valter Lolli che ha spiritualmente condiviso e sposato in toto questo progetto, ponendosi come obiettivo di valorizzare l’elemento spirituale dell’opera.

Lo stesso Arch. Lolli, nell’eseguire il progetto e come da sua riflessione interiore afferma quanto segue: “la costruzione scaturisce, quasi improvvisa e inaspettata… Essa emerge dal terreno, la “madre terra”, da cui tutto viene e a cui tutto ritorna. Una gemma preziosa, non tanto per la natura dei suoi materiali, ma per ciò che essa contiene, che come una pietra erompe dal terreno cercando la luce; luce che è vita, spirito e messaggio all’uomo nello stesso tempo. Nel cuore interno questa costruzione, o per meglio dire, questo organismo, accoglie l’opera genitrice del tutto, la Città del Sole, ricostruzione dell’Assisi del 1200 in cui visse ed operò Francesco di Bernardone, al mondo noto come S. Francesco di Assisi.

Osservando la piantina della nuova struttura si nota con stupore la forma del Tau, forma non cercata, ma ispirata inconsapevolmente, come per incanto, quasi a certificarne la paternità ispiratrice.